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NELLA FAMIGLIA POVERO, PRODUCIAMO VINO DA 2 SECOLI

Vigneti

Ogni vitigno trova nelle nostre proprietà il suo terreno ed il suo clima ideali: è lì, infatti, nella vigna, che nasce un grande vino.

  • Oltre 180.000 viti
  • 140 km di filari percorsi almeno 10 volte nel ciclo annuale del lavoro in vigna
  • 50 ettari di vigneti
  • 7 vitigni autoctoni (Barbera, Nebbiolo, Bonarda, Dolcetto, Grignolino, Moscato, Arneis)
  • 322 mt di altitudine in pieno sole dall’alba al tramonto: atmosfere ideali per una buona maturazione.
Cantine San Matteo: i vigneti
Terroir
Collocati nel cuore del Piemonte, dove si incontrano le terre di Roero, Langhe e Monferrato, i vigneti della famiglia Povero sono sapientemente distribuiti per assecondare le diverse predisposizioni dei tre terroir piemontesi.





Il Roero (Roé in piemontese) situato nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo fino alla riva sinistra del fiume Tanaro al di là del quale inizia il territorio delle Langhe. Prende il nome dai Conti Roero che, a partire dal medioevo e per vari secoli, hanno dominato su questo territorio. I versanti collinari rivolti al sole si presentano a volte così impervi da farvi apparire impossibile l’opera dell’uomo. Umilissimi "ciabòt", interessanti esempi di architettura spontanea contadina, conferiscono all’ambiente un alone fiabesco. Sui bricchi, superbi castelli e svettanti torri raccontano di un medioevo vivace.

Di rara e variegata bellezza è il paesaggio che alterna la vite, il bosco, variopinti frutteti, maestosi castagneti, svettanti pini e schive vallette, oltre alla forte suggestione delle "rocche" selvagge. Tanti piccoli vigneti rigorosamente di collina e disposti naturalmente come tessere di un mosaico, disegnano regolari geometrie su terre impastate dalle sabbie di origine marina. I terreni sabbiosi, soffici e permeabili, sono vocati a vini bianchi e ospitano un vitigno antico, citato già alla fine del ‘400 e sovente ricordato come “Renexium” che regala un nettare elegante: il Roero Arneis.


Il Monferrato (Monfrà in piemontese) è compreso tra le province di Alessandria e Asti e si estende verso sud a partire dalla destra idrografica del Po sino a giungere ai piedi dell’Appennino ligure. Affascinante paesaggio ondulato da dolci colline, garbatamente solcato da piccole e deliziose valli che offrono, in campo lungo, panorami aperti e uniformi. Il Monferrato offre una straordinaria varietà non soltanto di paesaggi, ma anche di terreni viticoli: dalle colline di "terre bianche" che promettono vini forti, ricchi di corpo e colore, alle "terre rosse", composte di limo e argilla, vocate ai vini bianchi. Assecondare queste predisposizioni dei terreni, selezionando vitigni specifici, è sapienza dei viticoltori maturata nei secoli, che arricchisce la produzione vinicola di una più vasta e variegata tavolozza di colori e sapori.

La leggenda racconta che ad Aleramo del Monferrato, fu conferito il titolo di Marchese e gli fu assegnato il territorio della “marca”, quello che sarebbe riuscito a racchiudere in una cavalcata di tre giorni. Nella corsa, volendo ferrare il cavallo e non trovando i materiali adatti, usò un mattone (“mun” in monferrino) e così il cavallo fu ferrato “frà”: da qui il nome Monferrato. Passeggiando, si può ancora percepire il ticchettio delle forbici in potatura che si confonde con gli zoccoli del cavallo di Aleramo tra i filari.


Un territorio, quasi esclusivamente di natura collinare, le Langhe, una successione ritmica di colline che ricordano le onde del mare, degradante a nord fino al Tanaro, mentre verso sud s’inerpica e sfuma su più alte colline che paiono quasi montagna. Di etimo incerto, il nome “Langa” si riferisce alla collina o, secondo alcuni, alla posizione dominante del castello. Le Langhe sono riassunte nelle immagini della vite, del nocciolo e del tartufo così come descritte da Fenoglio e Pavese. Se salite su una qualunque altura delle Langhe, sulle orme del Partigiano Johnny, il vostro sguardo si perderà su borghi, castelli e torri che impreziosiscono il panorama dove le ordinate geometrie di vigneti e noccioleti testimoniano l ’opera sapiente ed ambiziosa del contadino.

Terra ricca di vini sontuosi che arricchiscono la vasta gamma di quelli di Roero e Monferrato componendo così un unicum geografico di eccellenza enologica. Le nebbie autunnali s’impigliano come surreale bambagia tra i filari del Nebbiolo. Questo nobile vitigno, nelle sue varietà clonali Lampia, Rosé e Michet sfoggia al tramonto una tavolozza di caldi colori, promessa di quelli altrettanto gradevoli che ritroviamo nel suo vino, insieme al Barolo e al Barbaresco. Vini di sorprendente imponenza, caratterizzati da elevate acidità e tasso alcoolico, ricchi di tannini ruvidi. Tre qualità che, oltre a renderli molto eleganti e raffinati, assicurano lunghissimi anni di affinamento in bottiglia, fino a raggiungere la tipica morbidezza del gusto. Di grande personalità, invitano alla meditazione come il quadro affascinante del territorio che li genera.