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NELLA FAMIGLIA POVERO, PRODUCIAMO VINO DA 2 SECOLI

Chi siamo

Raccontavano i nostri antenati, che piantando la prima vigna nel 1837, avevano sentito un forte trasporto affettivo e di possesso verso la loro terra insieme all’orgoglio di continuare la tradizione degli avi. Questa preziosa eredità di antica sapienza, esperienza ed arte è stata tramandata ai nostri genitori, a noi e ancora ai nostri figli.

Ci hanno insegnato ad ascoltare le stagioni osservando con amore i tralci, i pampini ed i grappoli, quasi accarezzandoli nei loro ritmi di crescita. Ci hanno trasmesso la paziente laboriosità contadina che sa attendere fiduciosa, dalla natura amica, il premio alla fatica.

La nostra è la storia di un’alleanza tra vecchie e nuove generazioni, che consente oggi di rinnovare il passato accogliendo le innovazioni del futuro. Grazie a queste radici salde nei nostri terreni e nella nostra storia, i vini di Cantine San Matteo sono oggi "esperienze imbottigliate" da regalare al mondo.

L’obiettivo è l'eccellenza del risultato.
Cantine San Matteo: chi siamo
Oltre al terroir, tutto dipende da un lungo percorso dove ogni tappa è sostenuta da competenza ed esperta pratica enologica, che consentono al calice di diventare una vera e propria poesia dei sensi: equilibrio, immediatezza, profondità, preziosità. Ambiziosa ricerca e controllo della qualità sono presenti in ogni istante del ciclo di trasformazione, dalla cura giornaliera della vigna alla vendemmia, dalla pigiatura alla fermentazione, dalla svinatura all’imbottigliamento ...
La potatura
Nel freddo, tuttora pungente, le nostre scarpe si immergono nel fango dell’inverno ad arranchiamo tra i filari. Con le mani arrossate, ma esperte, selezioniamo i tralci, uno ad uno. Privilegiamo con perizia quelli più promettenti, che dovranno approfittare di tutto il vigore delle radici, e recidiamo gli altri senza rimpianti.
La vendemmia
Un rituale rimasto immutato, l’operazione più attesa e gioiosa. Tutta la famiglia vi è coinvolta. Il tempo si è fermato: è festa. Le ceste sparse tra i filari si riempiono dei grappoli migliori per avviarli in cantina, entro un’ora dal momento del raccolto. Si rincorrono richiami, risate e timidi canti, a volte neppure troppo intonati, accompagnati dal ritmo secco delle cesoie.
La cantina
Come una creatura fino a poche ore prima attaccata al cordone ombelicale della vite, ora il mosto gorgoglia, borbotta, ed è il vagito di un vino neonato che farà presto a crescere in robustezza e carattere. Il suo profumo fresco e fruttato giungerà a rallegrare la nostra tavola grazie a tecnologie all’avanguardia: si è partiti da una pressatura soffice come il gesto delicato di una mano che ha spremuto il puro succo del frutto; la successiva fermentazione è poi stata generata da soli lieviti naturali presenti nell’uva stessa permettendo così un parco utilizzo di anidride solforosa. La sintesi di moderna tecnologia e sicura esperienza si è tradotta poi nell’utilizzo di vasche d’acciaio termo-controllate e criomacerazioni con l’aiuto del ghiaccio secco (neve carbonica). L’espressione “lì sotto” appartiene al lessico familiare e già ai tempi dei nostri antenati indicava l ’antica cantina sotterranea dove, ancora oggi al vino viene concesso di affinarsi in botti grandi di rovere di Slavonia.
Cantine San Matteo: la cantina