Lo storico Claretta definisce Cisterna “un ridente paesello, posto a cavaliere di quei clivi che danno vini che non cedono luogo a parecchi altri ed è dai gastronomi conosciuto per il sapore dei suoi tartufi”. Il castello domina su tutte le colline dei dintorni e vanta un imponente sistema di cinte murarie al quale si accede attraverso un arco con “le vestigia dello stemma dei Savoia”, ultimi proprietari.
Nelle sue parti più antiche risale al dodicesimo secolo ed è sovrastato da una medievale torre quadrata; così come appare oggi è opera secentesca voluta dai Principi Dal Pozzo della Cisterna. Dal 1980 il castello ospita un importante museo etnografico. Un paesaggio variegato dove il campo dal fondovalle sposa la vigna che s’inerpica sulla collina alta e scoscesa, per cedere poi al bosco i versanti a nord, non vocati a coltivazioni: esposizione al sole e natura dei terreni sono argomenti di un dialogo sapiente e rispettoso tra l ’uomo, alla ricerca dei migliori “surì”, e l ’ambiente che docilmente lo asseconda.